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giovedì 5 maggio 2016

Origini e cenni storici


Secondo le fonti storiche i primi abitanti furono i Liguri Apuani e proprio risalenti a quel periodo risultano i ritrovamenti funebri nella piana di Ceparana e una tomba a cassetta, trovata nel 1882, in località Viara i cui resti sono conservati al museo civico archeologico Ubaldo Formentini della Spezia.
Il borgo venne strappato ai Liguri dalle legioni romane del console Claudio Marcello a metà del II secolo a.C. affidandolo poi, secondo l'uso, a veterani dell'esercito tra cui Vetius Bolanus da cui il paese ne trarrebbe il nome. Da quel momento venne insediata, nei pressi dell'attuale zona di Ceparana, una Statio, servizi di ricovero, assistenza e difesa. Il territorio attraverserà poi le vicissitudini e il declino conseguenti alla caduta dell'Impero romano e all'invasione dei Barbari.
Susseguirà poi la dominazione longobarda ed è di quel momento che risale la nascita del borgo, il nucleo abitato denominato Curtis Bolanaese, che godrà di una sostanziale autonomia economica, destinata a sopravvivere anche dopo la conquista dei Franchi sul finire del VIII secolo.
In età feudale vide sul proprio territorio il dominio dei vescovi di Luni, già possessori dei vicini territori a cavallo tra Liguria e Toscana, che dotarono, dal 1204, Bolano di autonomi statuti considerati tra i più antichi della Lunigiana. La proprietà del feudo fu quindi acquisita, dal 1318, dai marchesi Malaspina e tale appartenenza è confermata nel diploma dell'imperatore Carlo IV del Sacro Romano Impero risalente al 1355. La dominazione della famiglia malaspiniana non fu mai pienamente accettata dalla popolazione bolanese tanto che, ciclicamente, i feudatari dovettero affrontare negli anni rivolte e dissidi fino alla sottomissione del feudo, sul finire del XIV secolo, verso la supremazia di Gian Galeazzo Visconti divenuto in quel tempo anche vicario imperiale della Lunigiana. Ben presto il controllo dei Visconti divenne un vero e proprio dominio feudale dal 1398, feudo che alla morte di Gian Galeazzo passò nelle mani del figlio illegittimo Gabriele Maria Visconti, signore di Pisa. Già nel 1408, però, la popolazione si schierò apertamente per una dedizione francese e quindi verso la Repubblica di Genova poiché, a quel tempo, collaborativa se non sottomessa politicamente era l'alleanza dei Genovesi con il re di Francia. La dominazione genovese su Bolano perdurò fino al 1436 quando ritornò nelle mani dei Malaspina dove, negli anni seguenti, quest'ultimi intensificarono il rapporto con il Ducato di Milano che, di fatto, governò il feudo bolanese durante la giovinezza del marchese Antonio III Malaspina, ossia fino al 1494. Dopo una breve parentesi nel 1512, dove Bolano fu nuovamente di proprietà della repubblica genovese, il dominio feudale dei Malaspina tramontò ancora nel 1525 quando il duca Francesco II Sforza, signore di Milano, sciolse il vassallaggio malaspiniano liberando i bolanesi ai vincoli che li legavano alla famiglia. L'azione fu il pretesto per un nuovo cambiamento che portò, per i contrasti sempre vivi, inevitabilmente verso il Banco di San Giorgio dando vita ad un lungo contenzioso tra i Malaspina, Genova e il ducato di Milano che si concluse apparentemente nel 1540 con la sentenza del Senato di Milano dove si disponeva il ripristino delle terre agli antichi proprietari. Il Banco, tuttavia, non accettò la sentenza e passò nel 1561 il feudo alla Repubblica di Genova che, dopo averne rilevati i diritti nel 1586 dai Malaspina, elevò Bolano a sede della locale podesteria, dipendente dal commissariato di Sarzana, seguendone le sorti fino alla dominazione francese. Con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrerà dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo La Spezia, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Bolano rientrerà nel II Cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Lunigiana. Dal 1803 fu centro principale del I Cantone della Lunigiana nella Giurisdizione del Golfo di Venere e dal 13 giugno 1805 al 1814 inserito nel Dipartimento degli Appennini. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V mandamento di Sarzana del Circondario di Levante facente parte della Provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della Provincia della Spezia poi Molte sono le tradizioni antiche rimaste in paese, sia a carattere religioso, che legate alla terra tra le quali le Rogazioni, il “Ben di Morti”, il “Carnvalon”.

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