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giovedì 5 maggio 2016

Oratorio di Sant'Antonio abate


Oratorio di Sant'Antonio abate e San Rocco. L'edificio, sito nel borgo storico di Bolano, è un convento edificato alla fine del XVI secolo e fu nei secoli sede di diversi enti religiosi e comunali, tra cui la sede del municipio. Al suo interno, recentemente restaurato, sono conservati due dipinti del pittore Simone Barabino, Il Cristo condotto al Calvario, e del pittore Stefano Lemmi ritraente la Madonna del Carmine. Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata nella frazione di Ceparana. L'antica parrocchiale, non più esistente, presentava affreschi interni ad opera del pittore spezzino Luigi Agretti. Cappella gentilizia dei Giustiniani, attigua all'omonimo castello-palazzo, edificata nel corso del XVIII secolo e dedicata alla Santissima Annunziata; all'interno è conservata un'ancona in marmo ritraente l'Annunciazione. Chiesa parrocchiale di Santa Croce nella frazione di Montebello. Nella frazione di Ceparana è situato il castello Giustiniani. Si tratta di un edificio che, attraverso varî interventi lungo i secoli, si è trasformato da abbazia benedettina in residenza nobiliare. Citato nel diploma di Ottone II del 963, il sito fu ulteriormente fortificato nell'XI secolo ad opera dei vescovi di Luni, proprietari del borgo. La proprietà del palazzo passò dal 1717 alla famiglia Giustiniani che trasformarono l'edificio in residenza signorile. La cosiddetta Stazòn è una delle tre porte antiche - se pur considerata tra le tre la più recente - che in passato segnavano i punti d'accesso all'interno del borgo bolanese; delle tre porte, è, forse, la più significativa da un punto di vista storico, in quanto permette di ipotizzare che Bolano sia stata adibita, in epoca romana, quale statio, ovvero, come luogo di vedetta. È ovvio, infatti, collegare il toponimo in dialetto locale, Stazòn, alla parola latina statio. Il centro storico di Bolano ha mantenuto in parte l'antico impianto medievale di centro fortificato; disposto a forma di triangolo presenta negli angoli le antiche porte di accesso al borgo: la porta Castello, la porta Stazon e la porta Chilosi. Nella sommità del nucleo storico sono ancora oggi visibili, nel terrapieno, i resti dell'antico castello difensivo eretto dalla famiglia feudale dei Malaspina.

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